Pelliccia sintetica e pelliccia ecologica: perché averne una nel guardaroba

Pelliccia sintetica, ecologica o naturale? Perché scegliere un cappotto di pelliccia sintetica invece di uno naturale? Sostenibilità: la sfida per il settore di moda oggi.
Pelliccia sintetica e pelliccia ecologica: perché averne una nel guardaroba
Pellicce sintetiche: cosa sono e come sono fatte
Pelliccia sintetica, pelliccia ecologica o faux fur, sono tutti termini che indicano un tessuto il quale simula la pelliccia naturale di origine animale. Con l’avanzamento della tecnologia il settore tessile si sta aggiornando costantemente inventando nuovi tessuti. Nel caso delle pellicce sintetiche ed ecologiche, questi tessuti possono essere di fibre naturali oppure di fibre sintetiche imitando il pelo dell’animale per la creazione di capispalla invernali, ma anche come decorazione o applicazione in colli, polsi e manicotti.
Di preciso le pellicce che sono prodotte con delle fibre naturali come il cotone, la canapa e la lana, si chiamano ecologiche. Queste fibre di solito sono biologiche, cioè coltivate in modo naturale senza l’uso di sostanze chimiche. Dall’altro lato, le pellicce prodotte con delle fibre artificiali come la viscosa e sintetiche come l’acrilico, si chiamano pellicce sintetiche. Questi materiali sono i famosi cruelty free, materiali che sostituiscono la vera pelle e il pelo animale e hanno lo stesso effetto senza il bisogno di uccidere l’animale proprio.
Queste fibre alternative alla pelliccia naturale, vengono tinte e tagliate per adattarsi a una specifica consistenza e colorazione della pelliccia. Durante le ultime fasi di produzione si procede con la pettinatura dei peli che sporgono formando il pelo vero e proprio della pelliccia finita. Altri accessori possono essere aggiunti sulla pelliccia seguendo una lavorazione a mano per arricchire il prodotto regalando alla fine un modello di pelliccia alla moda.
Pellicce sintetiche: come nascono e quali sono i modelli più alla moda
Un po’ di storia
Le pellicce sintetiche nascono nella seconda metà del 20° secolo. Fino a quel periodo, si usavano le pellicce in pelo animale. Dall’antichità l’uomo indossava peli d’animale per proteggersi dalle condizioni meteorologiche. Gradualmente capi e abiti di pelliccia animale erano portati di re e le famiglie aristocratiche. I capi prodotti dalla pelliccia di animale sono diventati un simbolo di ricchezza e potere.
Con la rivoluzione industriale anche il settore tessile all’inizio del 20° secolo ha subito delle trasformazioni. In particolare, le prime pellicce sintetiche iniziano a prodursi con l’aiuto del pelo d’alpaca. Il risultato era monocromatico e con poco successo ma i tentativi continuassero finché la qualità delle pellicce sintetiche aumentò. Grazie ai progressi tecnologici si sono introdotti nell’industria tessile i polimeri acrilici, una sostanza che era in grado di sostituire il pelo d’alpaca. Questo materiale sintetico è il comune oggi acrilico e ha regalato alle pellicce sintetiche un aspetto più naturale e più simile al pelo d’animale. Tale materiale era facile da tingere e più resistente al calore per cui ha sostituito il pelo dell’alpaca con grande successo.
Stile e forme di moda
A seconda della lunghezza del pelo la pelliccia sintetica può essere a pelo: corto, lungo, liscio, riccio, ondulato, lanoso, maculato e il “pelo” può essere tinto in moltissimi modi. Da qualche stagione i cappotti e i gilet in pelliccia sintetica sono tornati alla moda e hanno subito conquistato il pubblico femminile. Ecco le fantasie più amate: cappotti maculati, cappotti teddy e il jacket sportivo corto.
Pellicce sintetiche Vs Pellicce ecologiche: cruelty free ed ecosostenibilità
Sostenibilità dell’industria di moda
Nell'ultimo decennio l’argomento di sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale ed economica è proprio all’attenzione di tutti. La sostenibilità economica presuppone che il sistema economico è in grado di produrre reddito in maniera duratura senza compromettere le risorse naturali. L’intero ecosistema deve essere in armonia e in questa ottica anche l’industria di moda ha deciso di direzionarsi verso la sostenibilità.
La sostenibilità ambientale ha spinto gli stilisti alla realizzazione di prodotti naturali. Campagne intere sono dedicate alla produzione di modelli fur free e cruelty free senza essere stati uccisi animali, né selvaggi, né in allevamento.
La moda ha deciso di diventare sostenibile per salvaguardare non solo le specie animali, ma l’ecosistema nel suo complesso, includendo anche l’ambiente. Intere collezioni di prodotti biodegradabili o vegetali sono presenti nelle passarelle gli ultimi anni. Fibre ecologiche e riciclabili iniziano a essere l’obiettivo di tutti.
In questa ottica anche i cappotti faux fur sono un’alternativa estetica e permette di sentirsi ”chic” ma coerente con un etica e rispetto verso l’ambiente che ci circonda.
Ricerche e dati scientifici
Le ricerche scientifiche del BTU (British Thermal Units) dimostrano che la produzione di un cappotto di pelliccia naturale richiede 66 volte più energia rispetto a quella necessaria per la produzione di un cappotto di pelliccia sintetica.
Lo studio di pro-faux di CE Delft dimostra invece che la produzione di un chilogrammo di pelliccia di visone ha un impatto ambientale più alto rispetto alla produzione di un chilogrammo di altri tessuti in 17 delle 18 categorie ambientali valutate, tra cui cambiamento climatico, eutrofizzazione ed emissioni tossiche.
Quindi una pelliccia di visone, per esempio, è nettamente più inquinante di una pelliccia sintetica.
Come abbinare un cappotto di pelliccia sintetica
Oggi i capi come i copri spalla e i cappotti di pelliccia sintetica sono apprezzatissimi e tanto amati dalle donne. Il loro costo è abbordabile e il loro aspetto è molto carino. Questi cappotti sono morbidissimi al tatto e tengono il calore per cui sono adatti anche durante le fredde giornate d’ inverno. Sono facili da abbinare e vanno benissimo in ogni occasione.
Nella stagione Autunno Inverno 2021/22 andranno molto di moda i cappotti di pelliccia di media lunghezza, come i gilet. Pure la classica pelliccia lunga sarà presente tutto l’inverno. Consiglio per la nuova stagione? Cappotto di pelliccia abbinato ai jeans skinny e ad uno stivaletto impermeabile di colore nero per un magnifico outfit sportivo!
Come lavare e come conservare a lungo un cappotto di pelliccia sintetica
Per conservare a lungo un cappotto di pelliccia sintetica è sempre consigliato di leggete attentamente l’etichetta della pelliccia con le istruzioni di lavaggio. Comunque le pellicce sintetiche si possono lavare anche in lavatrice e si consigliano 1 o massimo 2 lavaggi stagionali.
Per una corretta manutenzione la temperatura massima non deve superare i 30° e non si usa la centrifuga. Dopo il lavaggio bisogna spazzolare con cura la pelliccia sintetica e stenderla in orizzontale. E’ meglio asciugarla all’aria aperta ma non alla luce diretta del sole. Non utilizzare mai l’asciugatrice: il calore potrebbe rovinare le fibre della pelliccia. Per un’asciugatura completa ne servono circa 24/48 ore.
I vantaggi di una pelliccia sintetica: come sceglierne e perché
Vantaggi delle pellicce sintetiche
A differenza di quelle naturali le pellicce sintetiche possono essere colorate in qualsiasi tonalità, ottenendo quindi una vasta gamma di combinazioni cromatiche. Sono meno costose di quelle naturali e rendendo l’acquisto un’opzione più attraente.
Un altro aspetto è quello della resistenza. Sono resistenti alla muffa e all’umidità, al calore, al fumo e non sono suscettibili agli attacchi degli insetti.
Fare una scelta
Le pellicce sintetiche o ecologiche sono migliorate negli anni sia a livello di estetica che a livello di resistenza. Sono maggiormente morbidi al tatto e folte nel pelo.
Il settore di moda prevede nuovi materiali in arrivo sempre più simili alle pellicce naturali ed ecologiche ma meno impattanti sull’ambiente.
Non serve abbandonare le pellicce basta fare una scelta più sostenibile. La pelliccia sintetica è anche una scelta sostenibile ed etica.
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